Si sviluppa da Est ad Ovest ed è attraversata dal fiume Marna; i vigneti si estendono a perdita d'occhio verso Parigi, principalmente su entrambe le sponde del fiume, su ripidi pendii.
Bella la sensazione di spontaneità e naturalezza che si presenta al naso: è limpido, cristallino, fine nei suoi riconoscimenti di roccia, erbe fini, agrumi, more. Sorprende quindi il sorso, meno lieve, aereo, ma perentorio, deciso e affilato come una lama, fresco, ampio e cristallino. Con una verve salina che lo accompagna fino al finale, lunghissimo. È elegante, flessuoso, finanche stiloso: il Meunier che non ti aspetti. (sarebbe interessante capire su che tipo di suolo giacciono i vigneti per questa cuvée; cercherò di scoprirlo presto).
Si sviluppa da Est ad Ovest ed è attraversata dal fiume Marna; i vigneti si estendono a perdita d'occhio verso Parigi, principalmente su entrambe le sponde del fiume, su ripidi pendii.
Limo, sabbie, argille sparnaciane, calcari (luteziano) mentre lo strato craie, qui, scende sempre più in profondità a mano mano che ci si avvicina a Ovest.